Buoni Postali Serie Q/P: i primi contrasti giurisprudenziali

buoni postali interessiTrib. Termini Imerese, ord. 14.05.2017

A partire dalla pronuncia qui commentata, negli ultimi mesi alcuni Tribunali hanno rigettato le richieste formulate in causa dai risparmiatori in ordine ai rendimenti da riconoscersi ai buoni postali della serie Q / P nel periodo intercorrente tra il 21º e il 30º anno di maturazione degli interessi.

Secondo detta giurisprudenza (cfr. Trib. Catania, ord. 26.03.2018; Trib. Verona, ord. 08.05.2018), l’operato di Poste italiane sarebbe corretto in quanto, pur utilizzando modulo relativo alla precedente serie (la serie P), sul buono erano comunque stati apposti  i timbri espressamente previsti dall’articolo 5 del D. M. 13/06/1986. Timbri che, secondo la tesi di Poste, avevano la precisa funzione di rendere edotto l’acquirente sia in ordine alla serie di appartenenza del buono acquistato (timbro apposto sulla faccia anteriore), sia in ordine agli interessi applicati (timbro apposto sul lato posteriore).

La presenza dei detti timbri, secondo il Tribunale di Termini Imerese, avrebbe ben dovuto indurre il sottoscrittore a verificare quali tassi di interesse sarebbero stati applicati al buono.

La ricostruzione testé operata non pare convincente in quanto pone a carico del risparmiatore un onere che mal si concilia con le caratteristiche del prodotto finanziario sottoscritto, caratterizzato da un’immediatezza di comprensione anche al cittadino comune che normalmente sottoscriveva i buoni postali.

Tra l’altro, proprio l’articolo 5 richiamato da detta giurisprudenza, imponeva l’applicazione, a cura degli uffici postali, di un timbro sulla parte posteriore “recante la misura dei nuovi tassi”, e non solo la misura dei nuovi tassi dal 1° al 20º anno, come di fatto avvenuto.

In ogni caso i provvedimenti qui richiamati sottolineano una volta di più la necessità di valutare con attenzione le singole controversie e ogni azione legale, in un quadro in cui gli orientamenti di primo grado appaiono contrastati e mancano decisioni significative delle Corti superiori sulla specifica fattispecie dei buoni della serie Q/P.

Lo Studio Legale dell’Avvocato Paolo Pedretti è a disposizione per fornire i chiarimenti necessari.

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